ALLA CICLOFFICINA DELL’HANDBIKE DI ATTILIO VILLANI, LA PASSIONE E’ DI CASA.

Attilio VillaniAttilio Villani nel 2007 aprì un negozio-officina di biciclette, quelle che si pedalano con i piedi. Uno spazio era dedicato all’handbike, da buon handbiker non poteva non vendere la bicicletta che si pedala con le mani. Un paio di anni dopo nasce handbike garage: il nome non ha bisogno di spiegazioni. La ciclofficina è diventata punto di riferimento per tanti handbikers che trovano Attilio pronto a dare consigli. Attilio è stato uno degli handbikers della prima edizione del GIRO d’Italia di handbike. Oggi, il lavoro ha preso il sopravvento «per fortuna» commenta subito, e al GIRO c’è, ma come assistenza per diversi atleti.

IL GIRO COME HANDBIKER. È stata un’esperienza meravigliosa. Ricordo come fosse ieri l’atmosfera. Come appassionato di ciclismo, sapevo che le tappe di un GIRO professionisti erano sempre una festa per la città o il paese. Ho potuto vedere personalmente che lo stesso clima di allegria c’è al GIRO d’Italia di handbike. Dal punto di vista della gara, non sono un campione. Ci sono tanti handbikers, soprattutto giovani che sono molto veloci. Io per via dell’età e di qualche chilo di troppo non sono veloce quanto loro.

IL GIRO COME ASSISTENZA. L’attività commerciale legata all’handbike ora è il mio lavoro e mi richiede molto tempo. Oggi non faccio più gare, seguo gli altri atleti per dare assistenza tecnica. Devo avere sempre con me pezzi di ricambio: tubolari e chilometri di camere ad aria. E poi i settaggi: capita che anche la bici perfettamente a posto, abbia bisogno di una sistemata prima della gara.

IL GIRO COME VETRINA DELLO SPORT. Da sportivo e appassionato seguo il GIRO d’Italia di handbike da molti anni e posso constatare che è cresciuto. C’è tantissimo pubblico e poi c’è ricambio di atleti: ci sono sempre più giovani. Questo è un grande successo. Questa disciplina si sta diffondendo moltissimo.

IL GIRO COME VETRINA DI HANDBIKE. Da quando c’è il GIRO non ho venduto più handbike – sarà anche la crisi molto dura in questi due anni- ma c’è molta più curiosità. Arrivano in officina molte più persone rispetto a prima, chiedono preventivi, chiedono spiegazioni. Anche le Paralimpidi trasmesse in tv hanno accelerato la conoscenza di questo sport.

HANDBIKE, QUANTO MI COSTI. Una handbike nuova per principianti costa 2500 euro. Se si vuole gareggiare invece si spende almeno 4mila euro. Da qualche anno a questa parte è molto attivo il mercato dell’usato. Dalla mia ciclofficina passano mezza dozzina di handbike usate al mese: arrivano e sono rivendute. Subito. Il costo in questo caso è attorno ai 1500 euro. Ci sono molte associazioni e società sportive che stanno investendo in questo sport e chiedono di acquistare handbike per poterle prestare gratis ai loro associati che vogliono cominciare a pedalare.

HANDBIKE, UN ABITO SU MISURA. I costi elevati dipendono dal fatto che sono bici che richiedono adattamenti e non sono prodotte in serie. I costi sono diminuiti rispetto a qualche anno fa, quando c’erano solo un paio di ditte produttrici. Oggi c’è più mercato ed è nata anche un po’ di sana concorrenza. L’handbike che si guida da sdraiati costa meno rispetto a quella che guida Zanardi. In quest’ultimo caso, anche la più economica parte da 4-5mila euro. La bici, infatti, è costruita considerando non meno di dieci parametri biologici, come la lunghezza delle braccia, la lunghezza femorale, il peso, e così via.

L’HANDBIKE DI SANCHEZ… Sapevo che l’americano Oscar Sanchez campione paralimpico, molte volte sul podio insieme al nostro Alex Zanardi, aveva diverse handbike che aveva usato per allenarsi per i Giochi di Londra 2012 e che una volta conclusasi erano state rispedite al produttore. Allora ho chiamato e ho chiesto di poterne averne una appena si fosse presentata una buona occasione. Volevo anche la handbike che si pedala in ginocchio perché volevo che la provasse un giovane che era venuto in officina e se n’era tornato a casa deluso perché non avevo mezzi per lui.

…ORA DI DIEGO COLOMBARI. Quel ragazzo era Diego Colombari, oggi partecipante al GIRO d’Italia di handbike 2013. Anche lui biamputato come Sanchez e come Zanardi. In Italia si possono contare sulle dita di una sola mano le persone biamputate che gareggiano in handbike. Così ho dovuto affacciarmi sul mercato internazionale per trovare una bici adatta e attendere fra l’altro l’occasione giusta per prezzo e per parametri che andassero più o meno bene con le caratteristiche fisiche di Diego.

ZANARDI & COMPANY. Con Alex Zanardi ci sentiamo, il mondo degli handbiker è piccolo. Anche altri campioni sono miei clienti, come Paolo Cecchetto, Vittorio Podestà. In ogni caso ogni handbiker dopo un po’ di esperienza è lui stesso a cercare e a trovare i materiali e gli accorgimenti tecnici per personalizzare la bici.